Il mio amico Max : Prima parte – L’inizio

“La sessualità con mia moglie era in evoluzione , vivendo abbastanza isolati ci permettevamo di sperimentare fantasie , in un crescendo molto soddisfacente ;…”

Max è il classico amico adolescenziale ; ci siamo conosciuti alle superiori
e abbiamo trascorso le classiche serate della Bologna degli inizi ’90 ……..
Raggiunto il diploma , Lui ha continuato con l’università mentre io ho cominciato a lavorare e così a poco a poco , pur rimanendo amici , abbiamo allentato i contatti.

Le cose sono cambiate con il mio matrimonio , cui è stato invitato e grazie al quale c’è stato un “notevole” riavvicinamento.
Pochi dei miei amici conoscevano la mia futura moglie , in quanto non era di Bologna , per cui per il mio amico fu una sorpresa , decisamente piacevole..
Il matrimonio mi aveva spostato un po’ fuori Bologna , ciononostante Max non mancava di farmi spesso delle visite ; mi faceva piacere che avessimo qualche ospite in casa , in quanto mia moglie , che ancora non lavorava, non conosceva nessuno e si annoiava parecchio ; così rompeva la monotonia della vita di “paese”.
Era palese che lui venisse per vedere mia moglie.

Mia moglie è la classica donna che suscita a chiunque “pensieri carnali” , vuoi per il suo enorme seno , vuoi per il suo bel viso con labbra piene ,le sue curve , ma soprattutto per la sua femminilità naturale che è veramente seducente.
In generale ero abituato all’effetto che mia moglie faceva sulle persone . Nel caso di Max la cosa era diversa e mi dava un po’ fastidio.
Parlandone con Marisa , lei rideva e diceva che ero proprio un fesso se pensavo che lei era attratta da uno gnometto come il mio amico. (se avesse saputo che lo gnometto aveva un uccellone lungo quasi il doppio del mio …….)

Nel frattempo Max si era laureato e dopo un po’ aveva aperto una sua attività , mia moglie invece aveva trovato lavoro par-time come commessa in un negozio di abbigliamento per bambini e faceva la pendolare con il treno , lo stesso che “casualmente” prendeva Max .
“Sapessi che fortuna che c’era il tuo amico che mi ha accompagnata fino al negozio con la moto che sennò arrivavo tardi” oppure “ pensa il caso , stavo andando alla stazione ed ho incontrato Max che mi ha dato un passaggio” e per finire , “Caro oggi c’è sciopero , ma non ti preoccupare che mi sono messa d’accordo con Max che mi porta fino a casa”.

Intanto anche a livello “maschile” intensificammo i nostri incontri , birra al Pub , partita serale , Trekking in montagna etc…
Non sapevo che fare , ma in fondo il suo comportamento era OK , mia moglie era sempre la stessa e poi lui comunque aveva delle storie con altre donne e ciò mi tranquillizzava.

La sessualità con mia moglie era in evoluzione , vivendo abbastanza isolati ci permettevamo di sperimentare fantasie , in un crescendo molto soddisfacente ; l’unico neo era la sua entrata posteriore che era sbarrata ma che veniva compensata da dei pompini da favola.
Altra qualità di mia moglie erano i suoi gemiti , le sua urla ed i commenti che faceva di continuo , era come una radio cronaca stereo dei nostri rapporti.

Non mancavano anche gli exploit in luoghi pubblici come parcheggi e cinema , soprattutto neai secondi spettacoli , abbastanza deserti ma non troppo ,in cui si dilungava in seghe con finale a pompino con ingoio.

Il culmine lo raggiungemmo , quando facendo una gita per i boschi della nostra zona , sorpresi da un temporale , ci fermammo lungo il sentiero al di sotto di un’enorme quercia.
La pioggia batteva forte e non si vedeva molto , così aspettando che passasse , Marisa ha cominciato a stuzzicarmi con la bocca (Meretrice…).
In un attimo l’ho appoggiata al tronco ed ho cominciato a scoparla alla pecorina .
Non erano passati tre o quattro minuti che è sbucato un ciclista a tutta velocità , è stato tutto molto rapido , lui ha visto noi , noi abbiamo visto lui ma abbiamo continuato presi dalla foga ed ho goduto tantissimo facendo uno schizzo veramente potente.
Appena ho goduto , mi sono girato per cercare traccia del ciclista , ma lui era sparito dietro nel bosco.

Anche mia moglie aveva goduto tanto , e mi aveva detto che il fatto di essere vista l’aveva presa moltissimo , e ripensandoci ancora si eccitava.

Qualche volta mentre ero a letto con Marisa e giocavamo di fantasia le dicevo che in realtà era una troia e che le sarebbe piaciuto farsi scopare da Max , o addirittura giocavamo che io ero “il Max” e lei, stando al gioco mi cornificava , eccitandosi parecchio e godendo poi di brutto.

Avevo scoperto un lato del mio carattere che non conoscevo ; mi eccitava molto il pensiero di Marisa con altri uomini , in situazioni in cui mi cornificava apertamente e mi umiliava.
Parlandone con Marisa , lei mi diceva che erano solo fantasie , e che nella realtà mi sarei “incazzato” un bel po’ vedendola con un altro e poi lei amava me e non cercava altro.

Intanto il treno aumentava la loro confidenza ; una sera Marisa mi confidò che Max le raccontava delle sue relazioni e dei suoi desideri (e chissà che cos’altro…).
Contemporaneamente sempre più spesso a letto creavamo fantasie con Max , in cui lei era sempre più partecipe ed addirittura creava le situazioni.
“Oh Max che cazzo che hai , altro che quello di Gino” (eh si nel frattempo le avevo detto dell’anatomia dello “gnomo”) oppure “ Dai passamelo tra le tette e infilamelo in bocca” (chiaramente io non ci riuscivo) ,
Per non parlare delle sborrate facciali o sua altre parti del corpo che lei “dedicava” a lui.
Addirittura una volta mi disse che mentre era in treno davanti a Max , gli aveva fatto venire l’uccello duro con la scollatura particolarmente accentuata e dopo aver parlato di sogni , “Che sogni ?” avevo chiesto io e lei , “scemo mica te lo posso dire……”.